Un chiarimento già espresso con l’introduzione delle misure a seguito della pandemia Covid-19, è stato ribadito con la conversione del Decreto Legge n. 137/2020: i contributi percepiti da Contribuenti esercenti attività d’impresa, arte o professione, nonché lavoratori autonomi, non concorrono alla formazione della base imponibile.

Come specificato dalla normativa, sono esclusi da tassazione tutti i contributi introdotti a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, ossia dopo il 31 Gennaio 2020, dai decreti che si sono succeduti nel corso dei mesi. La norma esclude invece dalla detassazione gli aiuti previsti per i lavoratori dipendenti.

A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si elencano gli aiuti introdotti in favore di imprese e professionisti:

  • incentivi alla capitalizzazione delle imprese di medie dimensioni (art. 26 del Decreto Legge n. 34/2020);
  • bonus adeguamento pubblici esercizi Coronavirus (art. 120 del Decreto Legge n. 34/2020);
  • bonus locazione botteghe e negozi (art. 65 del Decreto Legge n. 18/2020);
  • bonus locazione immobili Coronavirus (art. 120 del Decreto Legge n. 34/2020, art. 77 del Decreto Legge n. 104/2020; art. 8 del Decreto Legge n. 137/2020);
  • bonus investimenti pubblicitari (art. 98 comma 1 del Decreto Legge n. 18/2020 convertito e art. 186 del Decreto Legge n. 34/2020);
  • credito d’imposta per sponsorizzazioni in società e associazioni sportive (art. 81 del Decreto Legge n. 104/2020);
  • indennità per liberi professionisti e co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS (art. 27 del Decreto Legge n. 18/2020);
  • indennità per lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO (art. 28 del Decreto Legge n. 18/2020);
  • contributo a fondo perduto (art. 25 del Decreto Legge n. 34/2020);
  • contributo a fondo perduto per attività nei centri storici (art. 59 del Decreto Legge n. 104/2020, convertito);
  • contributo a fondo perduto per i settori economici con nuove restrizioni (art. 1 del Decreto Legge n. 137/2020);
  • contributo a fondo perduto per la filiera ristorazione (art. 58 del Decreto Legge n. 104/2020).

Tali aiuti, come già precisato, non contribuiscono al calcolo del reddito d’impresa, d’arte o professione. L’unico limite che è obbligatorio rispettare rimane quello definito dal “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” previsto dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final.